Curiosità scientifiche

Perché non si può piegare un foglio più di 7 volte?

Amici miei, sedetevi comodi che lo Zio Pachino oggi vi racconta una di quelle cose che vi faranno guardare i fogli di carta con un certo timore reverenziale. Avete mai provato, per puro divertimento o per una scommessa con quel vostro amico un po’ troppo convinto, a piegare un foglio di carta? Certo che sì! Ma vi siete mai spinti oltre le solite tre o quattro pieghe? E se vi dicessi che c’è un limite quasi invalicabile, un muro invisibile che ci ferma a… 7 pieghe? Proprio così. Sembra una sciocchezza, ma dietro questa apparente semplicità si nasconde una lezione di fisica non da poco. Preparatevi a scoprire perché quel foglio bianco sulla vostra scrivania è più ostinato di un mulo e come la matematica e la fisica giocano un ruolo fondamentale in questa storia.

Il mito delle 7 pieghe: è una leggenda metropolitana?

La leggenda delle 7 pieghe è così diffusa che molti la danno per scontata. Magari avete letto da qualche parte che è impossibile piegare un foglio più di 7 volte. E lo Zio Pachino vi dice: avete ragione, quasi sempre! Ma perché? La risposta sta nella natura stessa della piegatura e nelle leggi che governano il nostro universo, soprattutto la fisica. Ogni volta che pieghiamo un foglio, ne raddoppiamo lo spessore e ne riduciamo drasticamente l’area disponibile per la piega successiva. È un po’ come cercare di far entrare una matrioska sempre più grande dentro una sempre più piccola: a un certo punto, non ci sta più!

Pensateci un attimo: dopo la prima piega, lo spessore è raddoppiato. Alla seconda, quadruplicato. Alla terza, si è moltiplicato per otto. E così via. In poche mosse, ci ritroviamo con uno spessore che cresce esponenzialmente. Non è solo una questione di forza bruta, ma di come lo spazio si riduce e le forze in gioco cambiano.

La matematica che non perdona: l’esponenziale è il nostro nemico

Qui entra in gioco la matematica, la nostra cara, vecchia amica che a volte ci fa sudare freddo. La regola di base è che lo spessore di un foglio piegato n volte è dato dalla formula: Spessore iniziale * 2n. Prendiamo un foglio di carta comune, diciamo di circa 0.1 millimetri di spessore. Ecco cosa succede:

Numero di pieghe (n) Spessore (mm) Note
0 0.1 Foglio originale
1 0.2 Facilissimo
2 0.4 Ancora una passeggiata
3 0.8 Ci siamo quasi
4 1.6 Inizia a farsi sentire
5 3.2 Sembra un blocchetto
6 6.4 Richiede un po’ di impegno
7 12.8 Già un bel librino!
8 25.6 Qui si fa dura…

Come vedete dalla tabella, già a 7 pieghe abbiamo uno spessore di quasi 13 millimetri, ovvero 1.3 centimetri! E con 8 pieghe, siamo già a oltre 2.5 centimetri. A questo punto, il foglio non è più un semplice pezzo di carta, ma un piccolo blocco che oppone una resistenza enorme. Non è più la carta che si piega, ma è il foglio che resiste con tutte le sue fibre!

La forza di gravità e la nostra pigrizia

Ma non è solo lo spessore il problema. Ogni volta che pieghiamo, dobbiamo esercitare una forza maggiore. E non solo la nostra forza muscolare, ma anche la forza necessaria per vincere la resistenza interna delle fibre della carta e l’attrito. Immaginate di dover piegare un libro con 500 pagine: è molto più difficile che piegare un singolo foglio. Con le pieghe, stiamo creando un “libro” sempre più spesso. Inoltre, la superficie disponibile per la piega successiva si riduce drasticamente. A un certo punto, semplicemente non c’è più abbastanza spazio per fare la piega.

E poi, diciamocelo, a un certo punto ci viene anche un po’ di pigrizia. Siete lì, col foglio che diventa sempre più rigido, le mani che fanno fatica, e pensate: “Ma chi me lo fa fare?”. Ecco, quella sensazione di “non si può fare” è la fisica che vi parla! Non è una questione di debolezza, ma di limiti intrinseci del materiale e delle dimensioni.

I record: quando la scienza incontra la perseveranza (e la carta gigante)

Ma che dire di quei famosi record di piegatura? Esistono persone che affermano di aver piegato un foglio più di 7 volte. Ebbene, sì e no. Il trucco, cari miei, sta nel tipo di carta e nelle dimensioni. Per superare il limite delle 7 pieghe, servono fogli giganteschi e carta molto sottile, come quella usata per le banconote o per certi tipi di carta igienica da supermercato (ma non scherziamo, parlo di fogli lunghi chilometri!).

Il record mondiale ufficiale, secondo il Guinness World Records, appartiene a Britney Gallivan, che nel 2002 è riuscita a piegare un foglio di carta lunghissimo (circa 1.2 km!) per ben 12 volte. Ma attenzione: non è stata piegata come fareste voi con un foglio A4. La sua piegatura era unidirezionale, ovvero sempre nella stessa direzione. Questo evita che la carta si “inchiodi” su sé stessa come avviene nelle pieghe “a fisarmonica” che facciamo normalmente. Quindi, se qualcuno vi dice di aver piegato un foglio di carta 8 o 9 volte, chiedete: “E il foglio era grande quanto un campo da calcio e sottile come un velo?”.

La fisica ci dice che la teoria delle 7 pieghe è valida per un foglio di dimensioni “normali” e per una piegatura alternata. Quando si parla di record, si entra in un altro campionato, fatto di esperimenti mirati e materiali speciali.

E se la carta fosse infinita?

Immaginate per un attimo un foglio di carta infinitamente sottile e infinitamente grande. In teoria, potremmo piegarlo all’infinito. Ma nel nostro mondo finito, le cose vanno diversamente. La fisica dello spessore che aumenta e dello spazio che diminuisce è implacabile. È una dimostrazione di come le leggi naturali, anche nelle cose più semplici come piegare un foglio, pongano dei limiti. È un po’ come cercare di correre più veloce della luce: la fisica non lo permette!

Quindi, la prossima volta che vi trovate con un foglio di carta tra le mani, pensate a tutta la fisica e la matematica che si nasconde dietro quel semplice oggetto. E se provate a piegarlo per l’ottava volta, sappiate che state combattendo una battaglia persa in partenza… a meno che non abbiate a disposizione un hangar e un rullo compressore!

Domande frequenti

Perché si dice sempre 7 pieghe e non 8 o 6?

Il numero 7 è diventato un po’ un “limite convenzionale” che si applica alla maggior parte dei fogli di carta comuni e alle pieghe standard. Superare le 7 pieghe con un foglio normale è estremamente difficile e spesso impossibile con la sola forza fisica a causa dell’aumento esponenziale dello spessore e della riduzione dell’area.

Esiste un limite teorico assoluto per la piegatura di un foglio?

Teoricamente, per un foglio di spessore iniziale positivo e di dimensioni finite, esiste un limite di piegature che dipende dallo spessore iniziale, dalle dimensioni del foglio e dalla forza che si è disposti a impiegare. La fisica ci dice che questo limite è ben al di sotto dell’infinito.

Posso piegare un foglio di metallo più di 7 volte?

I metalli, pur essendo rigidi, hanno proprietà meccaniche diverse dalla carta. Un foglio di metallo sottile potrebbe forse essere piegato più volte, ma non in modo continuo e senza danneggiamento del materiale. La carta, con le sue fibre, ha un comportamento più “elastico” e resiste alla piegatura in modo particolare.

Cosa succederebbe se usassi un foglio di carta più sottile?

Con una carta più sottile, potresti teoricamente riuscire a fare qualche piega in più rispetto a un foglio standard. L’idea è che lo spessore iniziale sia minore, rallentando così la crescita esponenziale dello spessore totale. Ma anche in questo caso, la limitazione delle dimensioni e della resistenza alla piegatura si farà sentire.

 

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