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Perché le zanzare pungono alcune persone più di altre?

Perché le zanzare pungono alcune persone più di altre?

Avete presente quella sensazione? Siete lì, tranquilli in giardino, magari con una bella birra fresca in mano, e di colpo sentite un piccolo ronzio sinistro che vi ronza nelle orecchie. E poi, boom! Una puntura. Ma la cosa che fa davvero imbestialire è quando notate che il vostro amico, seduto esattamente accanto a voi, sembra immune. Lui è lì beato, voi invece siete diventati il buffet più ambito del quartiere. Ma cosa diavolo succede? Le zanzare hanno forse un tesserino preferenziale o un gusto più raffinato per il nostro sangue? La scienza, per fortuna, ha qualche risposta, e preparatevi, perché non è solo una questione di fortuna o sfortuna. Scopriamo insieme perché alcune persone sono delle vere e proprie calamite per questi fastidiosi insetti.

La chimica del sangue: un menù a cinque stelle

Partiamo dal presupposto che le zanzare, in particolare le femmine, hanno un obiettivo ben preciso: trovare un pasto di sangue per poter deporre le uova. E non sono certo schizzinose, ma hanno dei gusti ben precisi. Il nostro odore, quello che emana la nostra pelle, è un mix complesso di centinaia di composti chimici, un vero e proprio profumo personale. E indovinate un po’? Alcuni di questi profumi sono più invitanti di altri per le nostre amiche ronzanti.

I pilastri dell’attrazione zanzaresca

Ma quali sono questi ingredienti segreti che rendono una persona un vero e proprio banchetto per le zanzare? Gli scienziati hanno individuato alcuni fattori chiave:

  • Anidride Carbonica (CO2): È il nostro segnale principale. Più siamo attivi, più CO2 espiriamo, e più siamo facili da individuare. Pensateci, se correte una maratona, state praticamente accendendo un faro per le zanzare. E non solo noi umani: gli animali più grandi, che respirano di più, attirano più zanzare.
  • Acido Lattico e altre sostanze chimiche: Quando facciamo attività fisica, il nostro corpo produce acido lattico e altre sostanze come ammoniaca e acidi grassi che vengono rilasciati attraverso il sudore. Alcune persone producono naturalmente più di queste sostanze, rendendole più attraenti. Praticamente, il sudore di alcuni diventa un aperitivo gourmet per loro.
  • Gruppo Sanguigno: Ah, il mistero del gruppo sanguigno! Diverse ricerche suggeriscono che le persone con gruppo sanguigno di tipo 0 siano più attraenti per le zanzare rispetto a quelle con gruppo A o B. Non è ancora chiarissimo il perché, ma sembra che una maggiore secrezione di certe sostanze legate al gruppo 0 sia la chiave. Quindi, se avete il 0, potreste voler dare un’occhiata in più al vostro pigiama a prova di zanzara.
  • Microbioma cutaneo: La flora batterica che vive sulla nostra pelle gioca un ruolo sorprendente. I diversi tipi e le quantità di batteri possono influenzare l’odore corporeo, e quindi l’attrazione per le zanzare. Un vero e proprio ecosistema sulla nostra pelle che può renderci più o meno appetibili.

E se pensate che sia solo una questione di “odore”, vi sbagliate di grosso. C’è anche chi ha una pelle che “invita” di più.

Colore, dimensioni e… gravidanza!

Ma non finisce qui. Ci sono altri fattori, alcuni dei quali potrebbero sorprendervi:

  • Colori scuri: Sembra che le zanzare siano più attratte dai colori scuri, come il nero e il rosso scuro. Questo potrebbe essere legato al fatto che i predatori naturali delle zanzare, come gli uccelli, tendono a essere scuri, e loro associano questi colori a un potenziale pericolo o, al contrario, a una “zona calda”. Quindi, se volete passare inosservati, meglio puntare sui colori chiari.
  • Temperature corporee: Una temperatura corporea leggermente più elevata può rendere una persona più attraente. Questo spiega perché le persone che hanno appena fatto attività fisica o chi ha la febbre è più soggetto a punture.
  • Essere incinta: Le donne incinte sembrano essere un bersaglio preferito dalle zanzare. Questo è probabilmente dovuto a una combinazione di fattori: respirano più anidride carbonica e hanno una temperatura corporea leggermente più alta. Una sorta di “doppio menù” per le zanzare incinte!

Le zanzare hanno memoria?

Una curiosità: anche se non hanno un cervello come il nostro, le zanzare possiedono una capacità di “apprendimento” rudimentale. Possono associare un odore a un’esperienza negativa (come una caccia fallita) e imparare a evitarlo. Quindi, se siete state pizzicate da una zanzara e siete riuscite a schiacciarla, forse quella specifica zanzara non tornerà più a cercarvi, ma non vi rende immuni in generale!

Le zanzare preferiscono il sangue “dolce”?

Parliamoci chiaro: le zanzare non scelgono il tipo di sangue da succhiare in base alla sua dolcezza come faremmo noi con un gelato. Quello che le attira è l’odore emesso dal corpo, influenzato dai fattori che abbiamo visto. Tuttavia, ci sono state ricerche che suggeriscono una correlazione tra il livello di zuccheri nel sangue e l’attrazione delle zanzare, ma è un campo ancora oggetto di studio. Al momento, è più probabile che si tratti di una combinazione di odori e segnali chimici piuttosto che di una preferenza per un sangue “più zuccherino”.

La tabella dei sospetti: chi è più attraente?

Per aiutarci a fare un po’ di ordine, ecco una tabella riassuntiva con i fattori che sembrano rendere alcune persone più appetibili per le zanzare:

Fattore Impatto sull’attrazione Perché?
Anidride Carbonica (CO2) Molto Alto Segnale primario di presenza (espirazione)
Acido Lattico e Sudore Alto Odori corporei attrattivi, soprattutto dopo esercizio fisico
Gruppo Sanguigno 0 Moderato-Alto Maggiore secrezione di sostanze legate al gruppo 0
Microbioma Cutaneo Variabile Influenza la composizione chimica dell’odore corporeo
Colori Scuro (nero, rosso) Moderato Associazione con predatori o segnali di calore
Temperatura Corporea Elevata Moderato Indica attività metabolica o stato febbrile
Gravidanza Alto Aumento di CO2 e temperatura corporea

Il comportamento della zanzara: caccia strategica o caso?

Non pensate che le zanzare siano degli automi che volano a caso. Sono creature con un istinto di sopravvivenza affinato da milioni di anni. Usano un mix di sensori: prima individuano la fonte di CO2 a distanza, poi si avvicinano usando l’olfatto per identificare i composti chimici sulla pelle, e infine si affidano anche alla vista per localizzare la preda, soprattutto in condizioni di scarsa illuminazione. È una vera e propria strategia di caccia, anche se per noi risulta solo un fastidio.

Quindi, la prossima volta che vi ritrovate coperti di punture mentre il vostro vicino di ombrellone sembra uscito indenne da una battaglia, ricordatevi che non è magia. È una complessa interazione chimica e biologica che vi vede, purtroppo, come il piatto principale. Ma non disperate, ci sono modi per difendersi!

Domande frequenti

Perché le zanzare preferiscono puntare sempre sulle caviglie?

Le caviglie sono spesso le parti del corpo più vicine al terreno, dove l’anidride carbonica si accumula e dove l’odore dei nostri piedi, ricco di batteri e sostanze chimiche, può essere più concentrato. In più, spesso sono meno coperte dai vestiti, rendendole un bersaglio facile.

Ho sentito dire che bere alcolici attira le zanzare, è vero?

Alcuni studi suggeriscono che il consumo di alcol, in particolare la birra, possa aumentare leggermente l’attrattiva verso le zanzare. Si ipotizza che l’alcol possa influenzare l’odore corporeo o la temperatura, ma non è ancora un dato scientifico certo al 100%.

Se ho una pelle molto scura, sono più bersagliato dalle zanzare?

Non è il colore della pelle in sé, ma le tonalità scure (come il nero, il blu scuro o il rosso scuro) sembrano attirare di più le zanzare. Questo potrebbe essere legato a come l’insetto percepisce il contrasto con l’ambiente circostante o a segnali visivi di calore.

Cosa posso fare per evitare di essere punto?

Utilizzare repellenti a base di DEET o picaridina, indossare abiti chiari e coprenti, installare zanzariere e, se possibile, evitare le zone e gli orari più critici per le zanzare. Mantenere basso l’accumulo di acqua stagnante intorno a casa aiuta anche a ridurre la loro proliferazione.

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